Il divezzamento di un bambino è fatto di piccoli passi che vanno rispettati
Non possiamo pretendere di introdurre qualsiasi tipo di alimento nella sua dieta o di fargli “assaporare” qualsiasi cosa senza criterio, e questo perché il bambino deve certo prepararsi ad alimentarsi come farà poi da adulto.
Il processo pero’ deve avvenire gradualmente, secondo le caratteristiche di quello che è lo stadio di sviluppo della sue capacità soprattutto digestive.
Insomma, se pensiamo di addolcire il suo pianto con del miele o di fargli assaggiare del buon gelato quando ancora è troppo piccolo, rischiamo solo di fargli del male.
In altre parole, rispettiamo le capacità dei bambini per farli crescere sani un passo per volta!
Lo svezzamento deve cominciare tra il quarto e sesto mese di vita. L’industria produce una vasta gamma di prodotti, già pronti o quasi. Sugli scaffali di farmacie, sanitarie o GDO la scelta è davvero vasta.
Tutte le migliori marche dedicate all’infanzia, da Plasmon a Mellin, Nipiol, Milupa, Humana ed altre, offrono vari prodotti per le diverse esigenze. Tra questi ci sono gli alimenti precotti, tipo cereali, verdure ecc, vanno consumati subito dopo l’apertura mediante breve cottura o riscaldamento.
In particolare le verdure di questi prodotti hanno il vantaggio di conservare tutte le vitamine ed i sali minerali, e di essere molto digeribili. Gli alimenti omogeneizzati invece (carne, verdure, frutta) sono alimenti sottoposti a processo tecnologico che li rende particelle microscopiche altamente digeribili e assimilabili.

Tra questi i liofilizzati in particolare (che si presentano come polvere da diluire con brodi o latte) sono ancora più digeribili e presentano un valore nutritivo ancora più elevato.
In genere si introduce tra il 4° mese compiuto e prima del compimento del 6° un vasetto di omogeneizzato di frutta (all’inizio mela e pera) per lo più per abituare per il lattante al cucchiaino, e le prime pappe fatte di farine senza glutine e brodi di verdure (carote, patate, zucchine).
Dal 6° mese vengono introdotti i legumi (lenticchie o fagioli), le verdure passate ed il formaggino.
Dal 7° mese si introduce il pesce (nasello, sogliola), tuorlo d’uovo, prosciutto cotto.
All’ 8° mese possiamo aggiungere anche la ricotta. Il pediatra controllerà il bambino mese per mese ed indicherà quali alimenti nuovi aggiungere e quando passare da 1 a 2 pasti al giorno.
Meglio non aggiungere sale nel primo anno di vita, quando finalmente si potrà scegliere di dare al bambino latte vaccino (da non somministrare per il primo anno), e la varietà di alimenti che consumiamo anche noi adulti, nel rispetto sempre delle regole di una sana e corretta alimentazione.