E’ il 1 Marzo 2020: Finalmente si parte. Andiamo in vacanza in Italia!
Dopo quasi un anno potremo riassaggiare la nostra amata pizza napoletana, e magari andare con tutta la famiglia allo Stadio San Paolo.
C’e’ l’Inter di Conte da battere, e lo spettacolo dello stadio pieno e’ assicurato. Mettiamo piede a Napoli, e respiriamo una nuova aria.

Subito capiamo che qualcosa non va. Tutti intorno a noi sono preoccupati, anzi hanno paura.
Il Premier Conte chiude l’Italia, e ci blocca in casa. Salta tutto, ma bisogna tornare subito a casa, perche’ qui siamo solo con quattro cose, e rischiamo di rimanere isolati per tanto tempo.
Fissiamo il ritorno per il 14 Marzo (in origine era il 26 Marzo), ma due giorni prima salta ancora tutto.
Ci rimettono in programma per il 14 Aprile, ma presto salta anche questa data. Ora la situazione e’ drammatica.
Il Sudafrica prende esempio dalla nostra Italia e chiude tutto subito: il virus va isolato senza perdere tempo. Ma noi siamo fuori e non possiamo tornare a casa!

A Maggio riesco a riprendere contatto con l’Ambasciata (del Sudafrica) a Milano, grazie al team MSC, che mi supporta sempre da Durban. Bisogna che il Governo (Sudafricano) ci accetti in una lista per il rimpatrio. Tutto va controllato; niente puo’ essere lasciato al caso.
Il rischio e’ enorme. Non posso non citare il mio team, anche se rischio la pubblicita’ alla MSC. Sono con me tutti i giorni al telefono, e fanno tutto per riportarmi a casa.
Una cosa pero’ proprio non possono farla (per il momento): la mia famiglia deve rimanere fuori dal paese. Ci sono dei cavilli di burocrazia che per adesso bloccano il trasferimento di chi come loro ha un Visto temporaneo.
Tant’e’, arriva la notizia che il Governo autorizza un volo per Johannesburg via Doha, in partenza da Roma Fiumicino. Non ho scelta, devo lasciare la mia famiglia in Italia.
Chi lavora in MSC sa bene cosa ho provato, e non aggiungo altro perche’ e’ giusto lasciare ad ognuno le proprie emozioni.
Arriva il 19 Maggio e parto per il mio viaggio. E’ pesante ma devo farlo. Qualcosa pero’ non e’ andato per il verso giusto, e la mia squadra a Durban mi blocca dopo pochi chilometri.
Tutto saltato per cavilli burocratici.
Siamo ancora dove eravamo: bloccati!
Le uniche felici sono le mie bambine, che mi vedono rientrare con la valigia in mano, e ci vuole mezz’ora per spiegare loro che non e’ stato uno scherzo di pessimo gusto.
Storie di viaggi e di emozioni forti insomma. Roba da gitani di romanzi di tempi che furono.
Il mondo vive la sua crisi piu’ grande da decenni, e tutto ora e’ difficile, figuriamoci se bisogna andare nell’altra parte del mondo.
Ma “volere e’ potere”.
E’ il testo di un messaggio che mi cambia la prospettiva per affrontare una situazione che sembra persa… (continua su www.food4feeding.com)
Salvatore Siviero